19 Gennaio 2023

Quante volte hai vissuto una delusione per una tua performance?
Un esame scolastico, una competizione sportiva, un traguardo lavorativo in cui non ti sei sentito all’altezza. Le tue aspettative erano altre ed il risultato mediocre ti ha deluso, minando la tua autostima.

Puntare al massimo non è salutare, la soluzione consiste nel cercare l’optimum, ovvero, ciò che è possibile ottenere con i mezzi che si ha a disposizione, magari osando solo qualcosa in più!

Le risorse rappresentano un punto di partenza fondamentale. Energie, tempo, strumenti, e anche motivazione, non sempre sono disponibili nella giusta misura.
Potresti non avere sufficiente energie e tempo per realizzare un lavoro, ti potrebbero mancare gli strumenti giusti per svolgere al meglio le attività e ultimo, ma non meno importante, potrebbe non piacerti ciò che sei chiamato a fare!
Il punto è che quell’obiettivo va raggiunto e non puoi tergiversare, perché rischieresti di mettere a repentaglio qualcosa di più importante.

Ebbene, esistono tre “E” a cui devi pensare: l’Eccellenza, l’Efficienza e l’Efficacia.
Il tuo massimo coincide con l’eccellenza, ovvero, per quell’obiettivo tutto è disponibile: alta motivazione, ottimi strumenti, energie e tempo congrui a disposizione.

Potrebbe tuttavia accadere che, sebbene siano presenti energie, tempo e strumenti, sia la motivazione ad essere scarsa.
In questo caso puoi operare con ciò che hai a disposizione e, seppur con un certo sforzo, cercare ciò che può rendere interessante la prova che ti attende. In altre parole, individuare la sfida.

Infine la condizione minima, quella in cui hai poche energie e tempo a disposizione, strumenti mediocri e scarsa motivazione. In questo caso devi puntare all’efficacia, ovvero, raggiungere il minimo indispensabile per ciò che ti si chiede, in modo da non doverci pensare più.
Non è grave ottenere un risultato appena sufficiente, ricorda che l’hai comunque raggiunto e che ora puoi guardare avanti verso il prossimo obiettivo.

Quel risultato, seppur appena sufficiente, rappresenta il punto in cui hai fatto più fatica, come durante una prova fisica, quando il tuo corpo ti dice che non ce la fa a proseguire nello sforzo. Cosa fai in casi simili? Rispetti ciò che il tuo corpo ti sta comunicando, riprendi fiato e poi prosegui, perché sai che il cammino è fatto di salite e discese, come la vita stessa.

Ciò nonostante, guardando la tua vita dall’alto, riesci a vedere il percorso che ti sei lasciato alle spalle. Passo dopo passo sei arrivato dove sei e, solo per questo, dovresti essere fiero di te stesso!

Non riesci ad essere nemmeno efficace? Allora fermati e chiediti cosa puoi imparare. L’importante è non mollare, mai!