Sei meglio di così

“Non pensare di esserlo, convinciti di esserlo”.
Così recitava Morpheus a Neo nel film Matrix, del 1999. La scena proseguiva con effetti speciali in cui i protagonisti compivano fantastiche acrobazie impossibili nella realtà. Fantascienza, d’accordo, ma cosa c’è di utile in questa particolare battuta del cult movie fine anni ‘90?

Mettiamo da parte le scene fantascientifiche e concentriamo la nostra attenzione sulla frase d’apertura, facciamolo guardandoci allo specchio e troveremo che si tratta di qualcosa che ci riguarda da vicino!
Quello che vedo riflesso nello specchio è il meglio di me stesso? È proprio così?

Ebbene, personalmente non accetto come risposta un banale “sì”, perché se così fosse non avrebbe senso: imparare, fare nuove esperienze, conoscere nuove persone, leggere libri, visitare posti nuovi, porsi obiettivi ambiziosi, insomma, crescere in senso figurato. Quindi la risposta per me sarà sempre “no”. Posso essere migliore, voglio esserlo, mi piace l’idea di una metamorfosi di cui responsabile non sia solo il tempo, ma anche la mia volontà.

La metamorfosi è la mutazione continua dell’identico, ovvero, il perpetuo cambiamento che in noi può rappresentarsi e per il quale noi stessi abbiamo facoltà di agire. Siamo noi a decidere chi o cosa voler vedere nello specchio, noi a fare della nostra vita un’opera d’arte, così come siamo anche nella facoltà di non far più di tanto, di limitarci a sopravvivere. È parte di ciò che chiamiamo libero arbitrio, una delle caratteristiche che fanno di noi una specie unica, almeno per quanto ne sappiamo.

Pire Paolo Pasolini ha detto: “La cultura è l’unica droga che crea indipendenza”, tuttavia conoscere non è ancora sufficiente, per essere liberi serve trasformare la conoscenza in azioni concrete e per farlo occorre fare esperienze che portino la mente ad un livello superiore di consapevolezza. Questo è ciò che definisce la crescita personale.

Quindi, sei meglio di ciò che vedi nello specchio?