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Non si vive un’attesa, ma una trasformazione

“Non si vive un’attesa, ma una trasformazione”,  articolo della rubrica  “Il Diario del Capitano”, curata da Andrea Di Gregorio, Master Trainer PNL e Fondatore di PNL Evolution.

Non si vive un’attesa, ma una trasformazione
Non si vive un’attesa, ma una trasformazione

Il tempo ci cambia, inesorabilmente, non siamo più le persone che eravamo cinque anni fa e forse, nemmeno quelle di sei mesi fa. Le esperienze che viviamo, le persone che incontriamo, le cose che impariamo, modificano la nostra mappa mentale e di conseguenza, anche il nostro carattere, potendo inoltre fare ben poco per evitarlo.

Il nostro cervello è programmato per mantenere l’omeostasi, ovvero un grado di equilibrio interno utile al mantenimento delle sue funzioni e nel momento in cui sopraggiungono nuovi stimoli esso fa di tutto per ristabilire l’ordine precedente.


Naturalmente il risultato dipende dall’entità degli stimoli, se sono molto forti il comportamento adattivo può virare in maladattivo, con conseguenti effetti anche sulla salute. Anche la mente opera l’omeostasi, cercando di mantenerci stabili nella zona di comfort al sopraggiungere dei cambiamenti, ma allo stesso modo del cervello, quando gli accadimenti sono troppo forti, non sempre è efficace e anche in questi casi vi possono essere effetti negativi sulla salute.

Ed è proprio qui che la nostra volontà può intervenire, possiamo comportarci come una barca alla deriva, facendoci trasportare dalle correnti e dai venti, oppure possiamo orientare le nostre vele affinché si decida una nuova rotta. Possiamo rimanere passivi attendendo che qualcosa accada, (spesso l’attesa è nei riguardi di qualcuno), oppure pensarci in trasformazione e quindi fare di ciò che ci è accaduto un’opportunità per scoprirci come persone rinnovate.

Ebbene, da navigatore, trovo che sia più saggia la seconda delle ipotesi.
Accade poi qualcosa di meraviglioso, si scopre che solo vivendo in questo modo, si arrivano a scoprire i veri doni della vita.
Al termine puoi scoprire che malgrado tutto sei ancora lì, in piedi, al timone della tua barca ed inizi a capire che quell’atteggiamento è quello che veramente ti permette di apprendere una delle cose più importanti della vita, fidarsi di se stessi.

Impari quindi che il controllo, che tanto era importante, diventa relativo.
Fidandosi di se stessi ci si può permettere di intraprendere nuove strade, di osare, di esplorare la propria vita senza timori, perché qualsiasi cosa accada, sai di poter dire: io sono ancora qui, come canta Vasco Rossi.

La teoria non è tuttavia sufficiente. Ecco alcuni consigli da seguire per smettere di attendere e pensare alla tua trasformazione.

1. Adotta un atteggiamento proattivo: Non aspettare che le cose accadano, prendi l’iniziativa. Ciò potrebbe significare perseguire nuove opportunità o lavorare attivamente per migliorare la tua situazione attuale.
3. Sii aperto al cambiamento: Cambiamo costantemente attraverso le nostre esperienze. Accetta questo fatto e abbraccia il cambiamento come un’opportunità per la crescita personale.
4. Credi in te stesso: Ricorda che hai le risorse e la forza interiore per affrontare qualsiasi sfida la vita ti pone davanti.
5. Sperimenta e esplora: Non aver paura di provare cose nuove. Esplora la tua vita e le possibilità che ti offre e fatti sorprendere.

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