“Il Backfire Effect”, articolo della rubrica “Il Diario del Capitano”, curata da Andrea Di Gregorio, Master Trainer PNL e Fondatore di PNL Evolution.
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Il Backfire Effect
Vi è mai accaduto di avere una discussione nella quale più cercate di sostenere le vostre ragioni e più il vostro interlocutore si irrigidisce? Ebbene, questo atteggiamento è il Backfire Effect, un fenomeno studiato in psicologia sociale, in cui le persone rafforzano le loro convinzioni quando vengono presentate con prove contrarie.
In altre parole, continuare a cercare di convincere un interlocutore che non è d’accordo con la vostra tesi può a volte avere l’effetto opposto a quello desiderato.
Un effetto che può rendere molto difficile il cambiamento di opinioni radicate, essere un ostacolo alla comunicazione e alla comprensione reciproca.
È importante sottolineare che il backfire effect non si verifica in tutte le situazioni, è tuttavia molto probabile in contesti altamente polarizzati o su temi emotivamente carichi.
Cosa fare per evitarlo? In gioco entra la propria capacità di argomentare.
La teoria dell’argomentazione è un campo di studio interdisciplinare che esamina la struttura e la logica degli argomenti. Questo include studiare come vengono formulate le conclusioni, come vengono supportate e come possono essere difese o contrastate. Un buon argomento non è solo un’affermazione che riteniamo vera, ma un’affermazione supportata da ragionamenti solidi e prove.
Tuttavia, la sfida consiste nel trovare un equilibrio tra la presentazione di argomenti validi e l’evitare il backfire effect.
Una strategia efficace può essere quella di combinare empatia e rispetto con un solido ragionamento argomentativo. Mostrare che capiamo e rispettiamo il punto di vista dell’altro può aiutare a creare un clima di fiducia e apertura, rendendo meno probabile una reazione difensiva. Allo stesso tempo, presentare le informazioni in un modo che risuoni con i valori e le credenze dell’altro può rendere più facile accettare idee che altrimenti potrebbero sembrare minacciose.
Tuttavia, è importante ricordare che l’obiettivo di una discussione non dovrebbe essere solo di “vincere” l’argomento, ma arrivare ad una comprensione, o verità condivisa, che sia accettabile per entrambi. Questo presuppone che ci possa essere più di una “verità” su un determinato argomento. La PNL offre a riguardo diverse tecniche efficaci:
1. Rapport: ovvero costruire un buon rapporto con gli altri. Questo può includere l’uso del “mirroring” o del “matching” (cioè, riflettere il linguaggio del corpo o il ritmo del discorso dell’interlocutore) per creare un senso di connessione e comprensione.
2. Swish model: consiste nel cambiare le nostre risposte emotive ricalibrando le nostre rappresentazioni mentali. Questo può essere utile per gestire le proprie reazioni emotive durante una discussione accesa.
3. Metamodello: utilizzare il linguaggio di precisione per chiarire il pensiero e la comunicazione, ponendo domande specifiche per esplorare le presupposizioni ed i modelli di pensiero dietro le affermazioni dell’interlocutore.
4. Reframing: cambiare il contesto o la prospettiva su un problema o un’idea, in modo da vederla sotto una luce diversa.
George Bernard Shaw ha detto: “Il problema più grande con la comunicazione è l’illusione che sia avvenuta.”
Cercare il riscontro nell’altro, capire di aver capito, sono elementi fondamentali per comunicare con efficacia, costruire e mantenere relazioni di qualità.
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Andrea Di Gregorio
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