La motivazione intrinseca rende felici

“E se il tuo unico obiettivo nella vita fosse essere felice? Non sembra già abbastanza?” – Audrey Hepburn.

La felicità è un obiettivo che molte persone cercano di raggiungere nella loro vita, ma sembra che ci sia qualcosa che impedisce a molti di ottenere tale traguardo. Tuttavia, la realtà è che siamo fatti per essere felici. La psicologia indica che la felicità non è solo un’emozione fugace, ma uno stato mentale duraturo. Essere felici significa essere soddisfatti della propria vita e di ciò che ci circonda, sentirsi appagati e in pace con sé stessi e gli altri. La ricerca scientifica dimostra che la felicità è innata e che ognuno di noi ha il potenziale per essere felice.

Secondo la teoria dell’autodeterminazione di Edward Deci e Richard Ryan, la felicità è strettamente legata alla soddisfazione dei bisogni fondamentali dell’essere umano: autonomia, competenza e relazioni interpersonali positive. L’autonomia si riferisce alla sensazione di avere il controllo sulla propria vita e di poter prendere decisioni che riflettano i propri valori e obiettivi. La competenza si riferisce alla sensazione di essere bravi in ciò che facciamo e di avere la capacità di raggiungere i nostri obiettivi. Le relazioni interpersonali positive si riferiscono alla sensazione di essere amati e di avere legami significativi con gli altri.

Ecco il riferimento scientifico: “Ryan, R. M., & Deci, E. L. (2000). Self-determination theory and the facilitation of intrinsic motivation, social development, and well-being. American Psychologist, 55(1), 68-78”. Nell’articolo, pubblicato sulla rivista “American Psychologist”, gli autori espongono la teoria che si concentra sulle motivazioni intrinseche dell’essere umano e sulla loro relazione con la soddisfazione dei bisogni fondamentali dell’individuo.
A supporto della teoria sono stati realizzati evidenziati diversi studi scientifici. Eccone alcuni presi da quattro diverse aree della psicologia:

1. PSICOLOGIA SOCIALE: Sheldon e Elliot, 1999. Gli autori hanno dimostrato che gli studenti universitari che erano motivati in modo intrinseco a partecipare alle loro attività accademiche erano più soddisfatti della loro vita accademica e avevano maggiori probabilità di rimanere iscritti all’università rispetto a coloro che erano motivati in modo estrinseco (ovvero per raggiungere obiettivi esterni, come ad esempio guadagnare denaro o soddisfare le aspettative degli altri).

2. PSICOLOGIA DEL LAVORO: Hackman e Oldham, 1976. Gli autori hanno esaminato l’effetto della motivazione intrinseca sui lavoratori di una fabbrica. Questi sono stati divisi in due gruppi: il gruppo sperimentale aveva un alto livello di autonomia (cioè il controllo sulle decisioni che riguardavano il loro lavoro), mentre il gruppo di controllo aveva un basso livello di autonomia. I risultati dello studio hanno dimostrato che i lavoratori con un alto livello di autonomia (e quindi con una maggiore motivazione intrinseca) hanno raggiunto un aumento della soddisfazione, della produttività e della qualità del lavoro rispetto ai lavoratori con un basso livello di autonomia (e quindi con una minore motivazione intrinseca).

3. PSICOLOGIA CLINICA: Williams e Deci, 1996. In questo studio, i ricercatori hanno esaminato l’effetto della motivazione intrinseca sulla salute mentale dei pazienti ricoverati in un reparto psichiatrico. I partecipanti allo studio sono stati divisi in due gruppi: quello sperimentale ha ricevuto un trattamento incentrato sulla promozione della motivazione intrinseca, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto un trattamento standard. I risultati dello studio hanno dimostrato che i pazienti nel gruppo sperimentale hanno mostrato un miglioramento della salute mentale rispetto al gruppo di controllo.

4. PSICOLOGIA DELLO SPORT: Vallerand e colleghi, 1997. In questo studio, i ricercatori hanno esaminato l’effetto della motivazione intrinseca sulla performance sportiva degli atleti. I partecipanti allo studio sono stati divisi in due gruppi: un gruppo che ha completato un’attività che ha aumentato la loro motivazione intrinseca e un gruppo che ha completato un’attività neutra. I risultati dello studio hanno dimostrato che gli atleti nel gruppo sperimentale hanno riportato un miglioramento della performance sportiva rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, hanno riportato anche un aumento dei loro bisogni di autonomia, competenza e relazioni interpersonali positive, che sono stati associati alla motivazione intrinseca.

La motivazione intrinseca si raggiunge attraverso la crescita personale e la relazione d’aiuto, come il Counseling e il Coaching. Tu, che stai leggendo questo articolo e magari sei già all’interno di un percorso, prova a chiederti cosa potrebbe accadere se questo articolo diventasse virale? Immagina che tu ed altre centinaia di persone che lo leggono, con pochi e semplici passaggi, inoltraste questo post alla vostra rete sui social network. Ebbene, letteralmente, migliaia di persone potrebbero leggerlo, con un effetto di propagazione incredibile. Tra tutte le persone raggiunte molte potrebbero chiedere informazioni ed iniziare a percorrere la strada per essere felici.

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