“Il Futuro immaginato e la realtà”, articolo della rubrica “Il Diario del Capitano”, curata da Andrea Di Gregorio, Master Trainer PNL e Fondatore di PNL Evolution.
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Il Futuro immaginato e la realtà
Basta guardarsi indietro di pochi anni per accorgersi che quanto si era immaginato ha poco, se non nulla, a che vedere con la realtà attuale.
Osservando il gap tra le previsioni del futuro e la realtà di ciò che invece accade, emergono i bias cognitivi, ovvero, distorsioni della nostra mente. Oggi ne esploriamo due: il bias di proiezione e il bias retrospettivo.
Il Bias di Proiezione, ovvero, proiettare il presente nel futuro
Questa distorsione riflette la nostra tendenza a sovrastimare quanto i nostri futuri stati emotivi, preferenze o credenze coincidano con il nostro stato attuale. Quando immaginiamo il futuro, tendiamo a proiettarci in esso con gli occhi e le sensazioni del presente, spesso ignorando l’evoluzione potenziale dei nostri pensieri e sentimenti. Questo può produrre previsioni imprecise su cosa desidereremo, come ci sentiremo, e come agiremo in scenari futuri.
Il Bias Retrospettivo, ovvero, la prevedibilità illusoria del passato
La seconda distorsione ci porta a percepire gli eventi passati come se fossero più prevedibili all’epoca in cui sono accaduti di quanto realmente fossero. Guardando al passato, sembra che le cose dovessero andare come sono andate, dando luogo a una falsa sensazione di inevitabilità.
La combinazione di questi due bias può creare una profonda discrepanza tra il futuro che immaginiamo e la realtà che viviamo. Osservando il passato, potremmo cadere nella trappola di credere che le esperienze che abbiamo vissuto erano in qualche modo segnate, mentre contemporaneamente ci proiettiamo nel futuro attraverso una lente deformata dal presente.
Queste tendenze cognitive non sono solo individuali, ma possono influenzare intere società e culture, plasmando aspettative collettive e interpretazioni storiche. Ad esempio, le previsioni economiche, politiche e sociali sono spesso oggetto di questi bias, con conseguenze che vanno dalle decisioni politiche mal consigliate fino a bolle speculative nei mercati finanziari.
Affrontare questi bias richiede una consapevolezza attenta delle nostre tendenze mentali e una continua sfida verso le nostre percezioni e aspettative. Praticare la mente aperta, accogliere l’incertezza e nutrire la curiosità possono essere strumenti preziosi per navigare attraverso i mari spesso tumultuosi dei nostri pregiudizi cognitivi.
Il futuro rimane un territorio inesplorato, un dominio di infinite possibilità dove ciò che sembra improbabile oggi potrebbe diventare la norma domani. Mantenendo una prospettiva equilibrata e un approccio mentalmente agile, possiamo non solo adeguarci meglio alle sorprese che il futuro potrebbe riservarci, ma anche contribuire attivamente a plasmare i percorsi che ci attendono.
John Allen Paulos, un matematico americano, dice:
“L’incertezza è l’unica certezza che c’è, e sapere come vivere con l’insicurezza è l’unica sicurezza.”
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Andrea Di Gregorio
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