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L’universo è abbondanza, la miseria è solo nella mente

L’universo è abbondanza, la miseria è solo nella mente Siamo abituati a vedere persone ricche e persone povere, pensando agli altri in relazione al loro status e su questo argomento ho già scritto un post, ma dove ha origine l’idea di ricchezza? Sarebbe possibile un mondo dove tutti fossero ricchi? Se cercate dati statistici su questo argomento, non dovete far altro che digitarlo su Google e scoprire molto a riguardo, ma il quesito che pongo è un altro, perché se da un lato è vero che esistono persone che si arricchiscono a scapito di altre, dall’altro c’è chi ha saputo trovare la ricchezza senza approfittare di nessuno. Volete sapere come? Non esiste una sola risposta, se l’avessi non esiterei a scriverla, ma siate certi che ce n’è una per tutti e va cercata dentro se stessi. Se non sapete come scrivetemi in privato ;) Ancora non siete convinti? Facciamo un esempio: se conoscessi i cinque numeri della prossima estrazione del lotto e li comunicassi al mondo, la vincita non sarebbe affatto milionaria, perché ci sarebbe un montepremi realizzato da tante persone che hanno puntato del denaro cercando fortuna a scapito di altri, ed è qui che, come si suol dire “casca l’asino”! L’idea fallace consiste nel pensare che non vi sia altro modo di diventare ricchi se non impoverendo gli altri, mentre invece si tratta di pensare alla ricchezza, basando il pensiero sull’abbondanza di cui l’universo si costituisce e per cui l’essere umano gode di un privilegio fondamentale tramite la propria intelligenza. Quanto vale un chilogrammo di ferro? Attualmente circa 20 centesimi, più o meno quanto il costo di un ago da cucito. La differenza è che con un chilo di ferro si possono costruire 1000 aghi, producendo un controvalore di 200 Euro. Come minerale in sé il valore è piuttosto basso, ma come prodotto trasformato cambia tutto! Ed è la trasformazione il punto cruciale, ovvero la capacità di trasformare ciò che è disponibile in abbondanza in ciò per cui è necessario metterci l’ingegno. Per questo si dice apprezzare qualcosa, ovvero dargli un prezzo, un valore. Se non si guarda l’universo in questo modo si rischia di vedere la diversità in modo negativo, di vedere miseria al posto di abbondanza.
L’universo è abbondanza, la miseria è solo nella mente

L’universo è abbondanza, la miseria è solo nella mente

Siamo abituati a vedere persone ricche e persone povere, pensando agli altri in relazione al loro status e su questo argomento ho già scritto un post, ma dove ha origine l’idea di ricchezza? Sarebbe possibile un mondo dove tutti fossero ricchi?

Se cercate dati statistici su questo argomento, non dovete far altro che digitarlo su Google e scoprire molto a riguardo, ma il quesito che pongo è un altro, perché se da un lato è vero che esistono persone che si arricchiscono a scapito di altre, dall’altro c’è chi ha saputo trovare la ricchezza senza approfittare di nessuno. Volete sapere come? Non esiste una sola risposta, se l’avessi non esiterei a scriverla, ma siate certi che ce n’è una per tutti e va cercata dentro se stessi. Se non sapete come scrivetemi in privato 😉

Ancora non siete convinti? Facciamo un esempio: se conoscessi i cinque numeri della prossima estrazione del lotto e li comunicassi al mondo, la vincita non sarebbe affatto milionaria, perché ci sarebbe un montepremi realizzato da tante persone che hanno puntato del denaro cercando fortuna a scapito di altri, ed è qui che, come si suol dire “casca l’asino”! L’idea fallace consiste nel pensare che non vi sia altro modo di diventare ricchi se non impoverendo gli altri, mentre invece si tratta di pensare alla ricchezza, basando il pensiero sull’abbondanza di cui l’universo si costituisce e per cui l’essere umano gode di un privilegio fondamentale tramite la propria intelligenza.

Quanto vale un chilogrammo di ferro? Attualmente circa 20 centesimi, più o meno quanto il costo di un ago da cucito. La differenza è che con un chilo di ferro si possono costruire 1000 aghi, producendo un controvalore di 200 Euro. Come minerale in sé il valore è piuttosto basso, ma come prodotto trasformato cambia tutto!

Ed è la trasformazione il punto cruciale, ovvero la capacità di trasformare ciò che è disponibile in abbondanza in ciò per cui è necessario metterci l’ingegno. Per questo si dice apprezzare qualcosa, ovvero dargli un prezzo, un valore.
Se non si guarda l’universo in questo modo si rischia di vedere la diversità in modo negativo, di vedere miseria al posto di abbondanza.

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