Coltivare la Felicità

“La qualità della nostra vita dipende dalla qualità delle nostre relazioni.” – Tony Robbins

Ho parlato diverse volte di felicità, oggi vorrei soffermarmi sull’etimologia della parola, derivante dal latino “felicitas”, che significa “fertilità”. L’etimo non si riferisce solamente alla procreazione biologica, ma anche alle relazioni interpersonali.
Per essere felici, dobbiamo essere fertili, ovvero aperti alla crescita, all’impegno nel nutrire le relazioni in modo che vadano oltre il vivere quotidiano. Una relazione infelice è per contro arida e destinata a morire.

Le relazioni fertili sono quelle in cui ci si impegna a crescere e a svilupparsi, sia individualmente che insieme. Questo significa essere aperti al cambiamento, alla comunicazione e alla comprensione reciproca. Nelle relazioni fertili, gli individui si sostengono a vicenda, si incoraggiano e si nutrono di sfide e opportunità.

Le relazioni di coppia fertili sono caratterizzate dall’amore, dalla fiducia e dal rispetto reciproco. In queste relazioni, i partner si impegnano nell’aiutarsi a crescere, a superare insieme le difficoltà e a lavorare in team per raggiungere obiettivi comuni. Inoltre, essere aperti alla crescita e al cambiamento in una relazione di coppia porta ad una connessione più profonda e ad una felicità che si protrae nel tempo.

Nel contesto lavorativo, la fertilità delle relazioni si traduce in un ambiente in cui i colleghi si sostengono a vicenda, condividono le conoscenze e collaborano per raggiungere obiettivi comuni. Le relazioni lavorative fertili incoraggiano la crescita professionale e personale, contribuendo ad un ambiente di lavoro più produttivo e appagante.

Nella famiglia le relazioni fertili sono quelle in cui ci si impegna a comunicare apertamente i propri pensieri senza subire giudizi, bensì domande utili al miglioramento. In queste relazioni, i legami non sono scelti, quindi vanno curati con maggiore attenzione, affinché la famiglia diventi un rifugio sicuro di amore e sostegno.

Le amicizie fertili sono caratterizzate dalla lealtà, dall’empatia e dalla comprensione. In queste relazioni, gli individui si impegnano a darsi feedback, anche se non sono piacevoli da ascoltare, ma utili a prendere consapevolezza. Si condividono esperienze intime e si celebrano i reciproci successi.

Ultime, ma non meno importanti le relazioni sociali, cruciali per la felicità ed il benessere dell’intera comunità. Se si investissero le stesse risorse spese per gli armamenti in azioni volte a stimolare: l’empatia, l’ascolto attivo, l’apertura, la tolleranza, la partecipazione alla comunità e le abilità di comunicazione assertiva e risoluzione dei conflitti, potremmo fare di questo mondo un luogo più felice e appagante. 

Ciò non accade non solo a causa di chi amministra malamente il potere, ma anche dalla popolazione, perché la maggior parte delle persone vive nell’aridità, quindi noi stessi siamo, anche se in piccola parte responsabili. Non a caso Gandhi diceva: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”.