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Il Tu contro io

“Il Tu contro io”,  articolo della rubrica  “Il Diario del Capitano”, curata da Andrea Di Gregorio, Master Trainer PNL e Fondatore di PNL Evolution.

Il Tu contro io
Il Tu contro io

Spesso ci si trova a comunicare con gli altri quasi come se si fosse in un conflitto. Parlo di dinamiche comunicative, che avvengono il più delle volte senza consapevolezza, ma quasi quotidianamente.
Talvolta è sufficiente guardarsi dall’esterno per capirlo, avete presente quando si dice a qualcuno che: “con quel tale è una lotta continua”, oppure, “alla fine sembra sempre insoddisfatto”, o altre frasi simili?

Ciò accade perché uno dei problemi più comuni nella comunicazione è rappresentato dall’atteggiamento “Tu contro io”, in cui mentre si comunica si utilizza se stessi e non l’altro come soggetto, col risultato che quest’ultimo arriva a sentirsi responsabile di qualcosa. Lo scopo della comunicazione dovrebbe invece essere quello di cooperare e trovare soluzioni che soddisfino le esigenze di entrambe le parti.

L’atteggiamento del “Tu contro io” può portare ad un aumento della tensione e del conflitto nelle relazioni personali e professionali, che sfociano in: separazioni tra le coppie, dimissioni dai posti di lavoro, difficoltà nel rapporto con i figli, relazioni d’amicizia che si perdono, e così via.
Il tutto perché si è impedita la risoluzione dei problemi e la cooperazione tra le parti coinvolte, pur di mantenere saldo il proprio ego.
Ecco quindi qualche spunto per cambiare l’atteggiamento del “Tu contro io” nella comunicazione interpersonale:

1. Ascolto attivo: ascoltare con attenzione e rispetto le opinioni degli altri, dedicando tempo ed energia per comprendere le prospettive dei propri interlocutori.
2. Cambio di posizione percettiva: adottare un atteggiamento empatico, comprendere cosa l’altro stia provando mentre comunica, ovvero, come si sente mentre vi parla.
3. Creazione di un clima di fiducia: creare un ambiente in cui le persone si sentano libere di esprimere le proprie opinioni e pensieri senza il timore di sentirsi giudicate.
4. Focus sui bisogni comuni: concentrarsi sugli obiettivi comuni e cercare di trovare soluzioni che soddisfino le esigenze di entrambe le parti.

Ultimo aspetto, ma tutt’altro che meno importante, l’atteggiamento del “Tu contro io” può portare svantaggi anche a se stessi, come provare distress, ovvero, quello stato psicologico in cui ci si sente sopraffatti perché privi di soluzioni efficaci.

Il distress può manifestarsi in modi diversi, tra cui ansia, depressione, rabbia, paura, confusione e sintomi fisici come mal di testa, affaticamento e dolore allo stomaco.
Quindi, oltre che per mantenere una buona relazione con gli altri ed essere più produttivi, migliorare la propria comunicazione porta giovamento anche al benessere psico fisico personale.

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