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La dissonanza cognitiva

“La dissonanza cognitiva”,  articolo della rubrica  “Il Diario del Capitano”, ideata da Andrea Di Gregorio, Master Trainer PNL e Fondatore di PNL Evolution.

La dissonanza cognitiva
La dissonanza cognitiva

«Una volpe affamata, come vide dei grappoli d’uva che pendevano da una vite, desiderò afferrarli ma non ne fu in grado. Allontanandosi però disse fra sé: «Sono acerbi».
Così anche alcuni tra gli uomini, che per incapacità non riescono a superare le difficoltà, accusano le circostanze.» 
Esopo

Se ti sei trovato nella condizione di dover prendere atto di una tua errata convinzione perché l’evidenza non poteva essere smentita e per questo hai sentito un certo disagio, è probabile che tu abbia provato una dissonanza cognitiva. L’alternativa al disagio può essere stata una bugia fatta a te stesso, come nel caso della volpe e dell’uva, oppure, sminuendo l’accaduto, oppure ancora trovando altre ragioni a supporto della tua tesi. Tutti modi per uscire dal disagio, ma di fatto espressione dello stesso.

La dissonanza cognitiva è stata studiata da Leon Festinger nel 1957 prendendo in esame proprio le persone che vivevano situazioni di disagio perché messe di fronte all’incongruenza tra i propri pensieri e le proprie azioni.
In sostanza si è preda della dissonanza cognitiva quando si vuole difendere una propria convinzione e, pur di non cambiare idea, si cerca una qualsiasi risposta, finanche al limite della credibilità.

Ad esempio, una persona pur di non accettare l’idea che fumare fa male alla propria salute, dice che di qualcosa si dovrà pur morire, oppure afferma che qualche sigaretta al giorno non fa male, anzi! Oppure ancora, che esistono molti casi documentati di persone che, seppur fumando, hanno vissuto fino oltre cent’anni e senza morire per cause legate al fumo.

Per chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, è possibile averne maggiori informazioni su Wikipedia

Per chi invece è interessato a capire come uscire dal disagio utilizzando la ragione (si tratta di una delle possibilità evidenziate da Festinger) la PNL offre un’interessante tecnica nota come: Gestione del conflitto tra valori.
In estrema sintesi, di fronte ad un disagio causato tra valori e comportamenti incongruenti è consigliato comprendere a fondo la natura di ciò in cui si crede fermamente, ovvero, capire come certi principi siano stati fatti propri e trovare una giusta corrispondenza nella propria vita. Una sorta di critica obiettiva nei riguardi di ciò che potrebbe, ad un certo punto, diventare poco utile per se stessi.

Rivedere ciò in cui si crede può fare una grande differenza nella propria vita.
Ricorda, è meglio arrossire subito che impallidire dopo.

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