Se la sincerità è un valore assoluto

Se la sincerità è un valore assoluto
Se la sincerità è un valore assoluto

Se la sincerità è un valore assoluto

C’è chi sarebbe pronto a tutto pur di non nascondere la verità.
Poi, un giorno, quella stessa persona si rende conto che aver detto la verità non è stato sempre utile. Anzi, più di una volta il rispetto assoluto di quel valore ha procurato a sé e ad altre persone dolori che potevano anche essere risparmiati.
Sarebbe bastato dire a se stessi di aver sbagliato, dandosi (o dando ad altri) la possibilità di evolvere, invece che ergersi a giudici integerrimi.

La domanda da porsi è nel motivo per cui si crede nei valori. Molta gente vuole essere coerente in assoluto perché crede che così nessuno possa in qualche modo aver da dire qualcosa sul loro conto.

Il problema è che colui che non cambia idea e vive per ferrei principi, magari presi da qualche religione o ideologia, si ritrova a vivere in modo omologato, privato della possibilità di esprimere se stesso e i propri dubbi.

Pensare con la propria testa ed avere il coraggio di agire diversamente, rispetto a quanto fatto nel passato o a quanto dice questa o quella linea di condotta, può invece rappresentare una vera e propria rinascita.

Farlo, tuttavia, può generare timori e paure, perché i dogmi in genere, se da una parte vincolano, dall’altra danno un senso di sicurezza. Se li segui sei okay, quindi non devi fare altro che seguirli. Cosa c’è di più semplice?

La risposta è sì, ma a che prezzo?

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