La pigrizia mentale

La pigrizia mentale
La pigrizia mentale

Essere “pigri” mentalmente significa voltare le spalle alle esperienze che aiuterebbero a crescere, ma nei riguardi delle quali si preferisce dare la colpa agli altri, piuttosto che studiare il problema per trovare una soluzione condivisa.

Essere di fronte ad un problema e decidere di scappare; avere un disaccordo con qualcuno e scegliere il conflitto. Quante volte si vivono situazioni di questo tipo?

Abbiamo un potere, si chiama libero arbitrio, possiamo scegliere se evolvere oppure no. I fatti della vita sono le occasioni per attuarlo, gli eventi indesiderati le opportunità per crescere.
Gli ostacoli e le persone che non ci piacciono sono solo parte del gioco.
È possibile anche cercare la sola sopravvivenza, fino all’ultimo respiro, ma tutto ciò darebbe senso alla nostra vita? Se invece si sceglie di giocare la propria partita si arriva alla verità ultima, ovvero a se stessi.

Non è un fatto di velocità, ognuno ha la propria, è l’indolenza il vero problema.
Si può essere lenti come un bradipo, ma comunque ci si muove e quel dolce animaletto si muove con quello che la natura gli ha dato. Nel suo caso è l’istinto che lo guida, come tutte le forme di vita prive di coscienza, noi dobbiamo scegliere di farlo.

L’essere umano può anche scegliere di non muoversi e l’estrema scelta di immobilismo altro non è che il suicidio, la scelta definitiva ad un problema momentaneo.

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